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Dall'Africa

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Carissimi amici, un saluto da Gambella, come state?
Siamo arrivati ormai alla fine del mese di ottobre, il mese missionario, anche se qui per la verità tutti i mesi sono missionari: la povera gente, il clima che arriva al limite, tante diverse avversità culturali, ambientali, di sicurezza, ma su tutte ogni mese è missionario perché annunciamo il vangelo con la parola, la catechesi, i sacramenti, l'acqua, il pane, l'educazione, l'oratorio, Dio esiste e si preoccupa anche per questa gente, ci vuole bene, ecco il nostro annuncio!
Tante belle notizie in questo mese dai vari villaggi:
Ad Ilea abbiamo finito di raccogliere il granoturco con grande gioia di tutto il villaggio e l'abbiamo messo nel nuovo magazzino, fatto di legno e lamiera. Tutto il villaggio ha dato una mano a raccoglierlo perché essendo il terreno vicino al fiume Baro era quasi del tutto allagato e ha danneggiato anche il granoturco, infine come vedete nella foto c'era da passare un piccolo fiume prima di arrivare nel villaggio, ed ecco tutta la gente caricare in testa un sacco di pannocchie e portarle nel magazzino e tutto questo per quasi una settimana. E' stato un grosso lavoro che ha unito la comunità, anche il capo del villaggio ha lavorato con noi; alla fine abbiamo fatto una bella festa di ringraziamento con caffè e biscotti per tutti. Ora la responsabilità di questo villaggio passa ad un altro prete etiope, abba Assefà, e spero che continui con le varie attività.
A Nyinenyang abbiamo sistemato bene l'oratorio, i campi da pallavolo e calcio, palloni e maglie per giocare, corde e elastici per i più piccoli, la formazione animatori, che stenta un po' a partire bene, visto che la scuola non è iniziata e sono tutti un po' in giro ancora; gli insegnanti del governo finche non ricevono lo stipendio non iniziano a lavorare per cui si ritarda l'inizio. Il momento più bello resta sempre la domenica quando tutti si preparano per la preghiera, la nostra piccola chiesa si riempie e veramente sembra di parlare direttamente con Dio tanto belli sono i canti, le preghiere, la voglia di stare insieme e lodare Dio, vi inviterei tutti a provare ad essere qui una domenica per vivere con noi la S. Messa.
Stiamo aspettando l'arrivo degli operai per finire finalmente la Chiesa e per costruire l'asilo, infine in legno e terra abbiamo fatto la casa del guardiano e un piccolo magazzino. Il progetto successivo è iniziare un bel ORTO, con tanti pomodori, cipolle, melanzane … l'acqua c'è, il terreno speriamo sia buono, un paio di buoni coltivatori li abbiamo già trovati, vediamo cosa possiamo far nascere di diverso, visto che qui non esiste altra coltivazione se non granoturco! Una innovazione!
E poi una bella sala per STUDIARE la sera con la luce elettrica, molti studenti me l'hanno chiesta, soprattutto quelli delle superiori, visto che non esiste l'energia elettrica in città. Costruire una sala con banchi e sedie e la luce e dalle 19.00 alle 21.00 aver la possibilità di studiare, dato che la temperatura alla sera diminuisce, rispetto ai 30/40 del giorno. C'è tanta voglia di imparare e di continuare gli studi per conseguire un diploma o andare all'università.
A Matar è ormai da qualche settimana che non riusciamo ad andare visto che nel villaggio precedente il fiume ha travalicato il ponte, fatto di 5 container, ed è anche arrivato al villaggio. Nella foto vedete le persone immerse nell'acqua, ecco quella era la strada prima, ora solo acqua. Questa settimana proveremo a oltrepassare il fiume in canoa e poi altri 10 km a piedi. Il catechista è già venuto ad avvisarmi che ci aspettano perciò almeno una domenica dobbiamo andare.
Infine proprio a Matar ci sono stati dei problemi, questa volta tra il sindaco, che era stato destituito da parte del presidente della regione, per via di nepotismo, qui all'ordine del giorno, e il nuovo sindaco del villaggio, dico sindaco perché Matar ha ormai 4/5 mila abitanti. Dopo accese discussioni sono arrivati alle armi e per qualche ora questi due gruppi armati hanno girato nel villaggio sparandosi a vicenda. Da Nyinenyang, dove c'è l'ultimo posto con un reparto militare, sono partiti subito per intervenire e sedare il conflitto. Infine hanno poi messo in prigione il sindaco uscente e qualche altra persona. Purtroppo ci sono stati due morti e una decina di feriti. Ora la situazione è di pace anche resta il problema dell'acqua.
Infine nel mese di dicembre passerò in Italia per riposarmi un poco, rivedere oltre la famiglia anche tanti amici, per cui spero di potervi incontrare. Un ringraziamento per quanti ci hanno ricordato la scorsa domenica, giornata missionaria, la preghiera e il ricordo sono sempre importanti perché senza il Signore non riusciamo a fare niente.
Un saluto affettuoso e a presto
Abba Filippo

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